Milano, 23 settembre 2019 – Convegno “Blockchain, Smart Contract e Notariato”
Alessandra Mascellaro ha esordito ricordando che il presente convegno è la prima occasione pubblica a cui partecipa dopo la sua nomina a consigliere di Notartel, avvenuta lo scorso 13 settembre.
I temi del convegno, secondo il notaio Mascellaro, costituiscono una realtà prossima, con cui professionisti e cittadini dovranno presto confrontarsi senza timori o reticenze, nonostante la loro estraneità alla materia. Le nozioni di Blockchain e di Smart Contract non risultano particolarmente accattivanti né intuitive per il giurista. Tuttavia, tecnologia e diritto dovranno andare a braccetto in futuro e il Notariato deve da subito programmare il cambiamento partendo dall’interno (per es. inserendo il diritto dell’informatica tra le materie di concorso).
Inoltre, in questo campo il Notariato deve essere a fianco delle altre istituzioni. Accettare il confronto significa essere protagonisti del cambiamento, significa, per il Notariato, essere parte del sistema.
Quando si parla di Blockchain si parla di fiducia, di certezza e di garanzia. Ma anche quando si parla di Notariato si parla di fiducia, di certezza e di garanzia. Quell’autorità centrale che Blockchain vorrebbe bandire dal sistema assume responsabilità e garantisce in proprio i cittadini contro i rischi di frode, di riciclaggio e di scarsa trasparenza. Le conseguenze di una fiducia malriposta nella pura tecnologia informatica possono invece rivelarsi disastrose e senza ritorno.
Il problema centrale è quello della compatibilità tra il concetto di decentralizzazione, tipico della Blockchain “permissionless” (o Blockchain aperta), e tutto il sistema giuridico italiano, fondato su un principio esattamente opposto.
Quanto agli Smart Contract, la domanda che sorge spontanea è se si tratti di contratti o di software. Per Nick Szabo, l’ideatore di questa “tecnologia”, si tratta semplicemente un protocollo informatico in grado di eseguire determinati termini contrattuali: l’idea è quella di includere i termini contrattuali all’interno di una macchina automatizzata. Da questo punto di vista, l’idea di Smart Contract può considerarsi più antica di Internet e di ogni altri protocollo o applicazione.
Nel rapporto con la Blockchain, gli Smart Contract sono software rappresentati sul registro distribuito e lì immutabilmente conservati in forza delle caratteristiche che contraddistinguono il più ampio protocollo crittografico in cui sono inclusi. Gli Smart Contract eseguono operazioni secondo logiche predefinite; rispondono autonomamente a un input compiendo una transazione tra due o più nodi di rete; l’input determina l’esecuzione del programma, il quale restituisce un output che viene inserito nel relativo blocco e poi convalidato mediante mining (processo tramite il quale vengono creati e aggiunti nuovi blocchi a una Blockchain).
Ecco, di fronte all’interrogativo se lo Smart Contract sia solo un software per l’esecuzione del contratto o non sia piuttosto esso stesso il contratto, Il Notariato (che ha già elaborato due studi sul tema) ha optato per la seconda risposta. E si tratta di un contratto le cui maggiori problematiche sorgono nella fase patologica del rapporto (inadempimento, eccessiva onerosità sopravvenuta, individuazione del foro competente, ecc.): nella fase, cioè, in cui maggiori sono i benefici derivanti dall’intervento preventivo del notaio, il quale, con l’esercizio della sua funzione di adeguamento, conserva un ruolo importantissimo, non replicabile da nessun software.
“Don’t trust, verify”: è questo il mantra dell’open source, il cui significato è che non c’è bisogno di doversi fidare di qualcuno, perché tutto si può verificare in prima persona sulla Blockchain. Ebbene, l’invito e l’augurio di Alessandra Mascellaro si incentra sul verify: studiamo e verifichiamo come crescere e come evolvere insieme.
Tratto da Federnotizie: “Convegno – Blockchain, Smart Contract e Notariato: resoconti degli interventi ed interviste“.
Rassegna stampa dell’evento
- Blockchain, Smart Contract e Notariato (Monitor Immobiliare)
- Blockchain e Smart Contract: notai a convegno (Diesis)
- Federnotai, ‘vantaggi da Blockchain’ (Mondo Professionisti)
- Notai a convegno su Blockchain e smart contract (Real Estate Information Network)